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quest’anno il consueto appuntamento della Cattedra Sturzo di Caltagirone, l’originale think tank che, da oltre
trent’anni, mira a mantenere vivo l’insegnamento di don Luigi Sturzo nella
cultura accademica e politica italiana ed è attualmente il frutto della
collaborazione dell’Istituto Sturzo di Roma, dell’Istituto di Sociologia “Luigi
Sturzo” di Caltagirone e dell’associazione Amici della Cattedra Luigi Sturzo
“Gabriele De Rosa”. Essa opera attraverso una sessione residenziale che si
tiene una volta l’anno in autunno, e vari progetti di ricerca nella
responsabilità dei singoli studiosi affiliati.
Don Luigi Sturzo
è stato, oltre che un grande organizzatore di movimenti sociali e politici, uno
dei pensatori più lucidi del ventesimo secolo ed ha lasciato una importante
eredità ideale in molti settori del pensiero.
Attento osservatore anche delle cose internazionali, ha scritto pagine
fondamentali per la ricostruzione del fenomeno dell’organizzazione
internazionale, soprattutto
la Società delle Nazioni. In realtà Sturzo guardò con
molto interesse anche all’ONU, ma per ovvie ragioni cronologiche (morì pochi
anni dopo l’entrata in vigore del trattato istitutivo delle Nazioni Unite) poté
dedicare solo poche riflessioni all’allora neonata organizzazione. Egli
rimane tuttavia ancor oggi un autore imprescindibile per chi voglia analizzare
il complesso (e ancora per molti versi irrisolto) rapporto tra
l’internazionalismo liberale e l’universalismo cattolico.
Quest’anno la
XXXII edizione della Cattedra prenderà avvio mercoledì 26 novembre alle ore 18,
quando, nella sala “Mario Scelba” del
Palazzo di città di Caltagirone, si terrà la sessione inaugurale sul tema
“Democrazia tra politica e morale” con la prolusione del prof. Nicola
Antonetti, ordinario di storia del pensiero politico nell’Università di Parma e
neoeletto presidente dell’Istituto Sturzo di Roma.
Nei giorni
successivi, giovedì 27 e venerdì 28 i lavori si svolgeranno presso la Sala
delle conferenze dell’INPS di Caltagirone e vedranno quali relatori i proff.
Rosario Sapienza (Università di Catania), Dario Caroniti (Università di
Messina), Eugenio Guccione (Università di Palermo), Raimondo Cagiano de Azevedo
(Università “La Sapienza” di Roma), tutti componenti del Comitato Scientifico
della Cattedra. Quanti lo desiderano,
possono liberamente intervenire.
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